Il fagiolo Aquila è un ecotipo di vecchia data e presente solo nel territorio di Pignone (La Spezia). Varietà di fagiolo rampicante, dal sapore delicato e molto digeribile di colore arlecchino in parte bianco e in parte marezzato, è un fagiolo con l’occhio: all’attaccatura germinativa presenta infatti una macchia di colore grigio cenere con striature scure. Il seme, di forma tonda leggermente schiacciata, è lungo circa cm 1,5.
Produzione
La coltivazione avviene in terreni alluvionali e durante il ciclo vegetativo è necessaria l’irrigazione almeno tre volte alla settimana. Dopo la raccolta i baccelli migliori vengono selezionati e tenuti in serbo per la semina e il raccolto dell’anno successivo. La maturazione si completa con l’essiccazione dei fagioli sulle areate e soleggiate terrazze. I fagioli secchi vengono quindi conservati all’interno di contenitori ermetici in luoghi bui e asciutti.
Curiosità
Il fagiolo dell’aquila, noto localmente anche come “fagiolo dell’occhio” per la macchietta che lo contraddistingue, è considerato un ecotipo autoctono, quindi non importato dalle Americhe, già noto ai Romani e presente nella loro alimentazione. Di veloce cottura e di sapore delicato, è ottimo consumato sia verde che secco.