Le cultivar di aglio fanno capo a due tipi principali, aglio bianco comune e aglio rosa o precoce, anche se numerose sono le denominazioni locali per le quali manca una sufficiente caratterizzazione. L’aglio di Vessalico dell’alta Valle Arroscia (IM) è del tipo bianco: il bulbo (testa) si presenta di medie-grosse dimensioni, di forma regolare e compatto, con circa 6-8 bulbetti (spicchi).
Viene commercializzato fresco e confezionato in reste, al massimo di 20-25 teste, mantenendo le foglie della pianta che vengono intrecciate in modo molto originale. Ha caratteristica di buona conservabilità. Il mercato è locale: quasi tutta la produzione viene commercializzata durante la fiera annuale, che si svolge a Vessalico in luglio, e presso la ristorazione locale.
L’Aglio di Vessalico è un Presidio Slow Food
Il Presidio raccoglie un piccolo gruppo di produttori che è riuscito a tramandare i bulbi di questo particolare tipo di aglio fino ai giorni nostri, conservando allo stesso tempo i metodi di coltivazione e confezionamento. Questi produttori sono riuniti nella Cooperativa “A Resta” e si sono dotati di un marchio che distingue e valorizza l’aglio di Vessalico autentico.
Curiosità
La leggenda vuole che l’aglio nacque dall’impronta lasciata dal diavolo mentre abbandonava l’Eden. Nelle tombe egizie sono state rinvenute teste d’aglio che quotidianamente venivano distribuite agli operai. Disprezzato dai Greci, era, al contrario, presente sulla tavola dei Romani. In epoca Medioevale, noto come cipolla del nobile era usato sia in campo medicinale che magico.